Monica Priore

Un anno passato ed i pensieri scorrono…

Salve ragazzi e da un pò che non ci sentiamo, in questi ultimi mesi ho tirato un pò le somme sull’anno trascorso. E’ stato per me un anno ricco di impegni, incontri, grandi emozioni e perchè no, aggiungerei anche soddisfazioni.

Ho inziato il 2015 con l’uscita del mio libro IL MIO MARE HA L’ACQUA DOLCE, ho effettuato diverse presentazioni dello stesso in molte città Mesagne, Lecce, Nardò, Roma, Milano, Ottaviano, Perugia, Assisi, San Vito dei Normanni e molte altre ancora. E’ stato un modo per condividere la mia storia con gli altri per far capire il diabete di tipo 1 cos’è e come si vive avendolo addosso 24h/24h, ho stretto tante mani, lasciato molte dediche autografate, ho visto molti volti di adulti e bambini entusiasti della mia grinta, della mia storia ed ogni volta mi ponevo una domanda “ma è possibile che le mie scelte di vita siano viste come qualcosa di eccezionale e unico?”, all’inizio non riuscivo a dare una risposta, forse perchè risucchiata nel vortice degli impegni, degli incontri e dalla strutturazione del tour VOLANDO SULLE ONDE DELLA VITA.

Ho passato mesi interi senza avere neanche il tempo di respirare, il lavoro, centinaia di telefonate ed email inviate alla ricerca disperata di sponsor, di supporter in loco per la realizzazione delle varie tappe, tante ore di allenamento, tanti viaggi per partecipare a congressi medici per portare la mia testimonianza di vita, tanti problemi da risolvere per poter realizzare il tour, tutte cose che a fine giornata risucchiavano tutta la mia energia senza darmi il tempo di riflettere su altro.

Poi a Giugno c’è stato l’inizio del tour, 55 giorni intensi, costellati da molteplici emozioni, dal viaggio in camper, alle 22 città toccate dal tour, alle numerose persone conosciute che hanno reso ogni singola tappa unica nel suo genere, le loro storie, le loro emozioni mi hanno permesso di farmi forza nei momenti di sconforto che ci sono stati lungo il viaggio, ogni volta che mi sentivo stanca e distrutta, pensavo “però oggi quel bambino mi ha sorriso e mi ha detto che vuole diventare come me”, quella mamma mi ha detto che le sono stata di supporto, quella persona mi ha detto che pur non essendo diabetica ha capito il diabete cos’è… Quindi mi dicevo quello che stai facendo è importante, devi tener duro, ti riposerai dopo.

Ed infatti a fine tour, mi sono riposata e come, ho voluto staccare la spina da tutto e da tutti, avevo bisogno ed ho bisogno di ricaricarmi, il troppo stress accumulato nel corso di questi ultimi anni non mi ha permesso di godermi forse le cose più semplici per certi versi banali, ho sempre vissuto tutto come un impegno perchè sentivo che erano cose che dovevo fare.

Ora sono tornata alla mia vita con più serenità, mi alleno con l’unico scopo di star bene senza pormi grandi obbiettivi sportivi, anche perchè ero un pò satura da questo punto di vista ed avevo perso il piacere di nuotare per il semplice gusto di farlo, e quando perdi quello diventa tutto più faticoso. Ho riscoperto il gusto di avere del tempo libero unicamente per me, parrucchiera, estetista, cazzeggio, tutte cose che non riuscivo più a fare per i ritmi serrati che mi ero data, poniti l’obbiettivo, punta all’obbiettivo e raggiungi l’obbiettivo, ma per far questo devi rinunciare a molte altre cose che hanno pur sempre la loro importanza nella vita di ognuno di noi.

Ora ho più tempo per riflettere su me stessa, e per rispondere ai miei quesiti “ma è possibile che le mie scelte di vita siano viste come qualcosa di eccezionale e unico?” la risposta che sono riuscita a dare è che:  “è possibile, ma solo per il semplice fatto che l’essere umano molto spesso per paura e per senso di impotenza, crede erroneamente di non potercela fare ed ammira chi secondo lui è più forte”. Io non smetterò mai, e dico mai, di credere che ognuno di noi ha la forza interiore necessaria per affrontare il tipo di esistenza che gli è stata donata dal suo Dio o dalla Vita stessa, a seconda della visione che ognuno di noi ha sulla sua esistenza. Pertanto a mio avviso,  in ogni essere unano c’è un altra Monica, costellata di fragilità e forza!

Concludendo, il 2015 è stato un anno intenso e ricco di impegni, il 2016 cercherò di dedicarlo più a me, recuperando energie fisiche e mentali,  senza però scordare mai i miei amici diabetici.

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