Buongiorno ragazzi, dopo la scorsa Domenica trascorsa in giro dal nord al sud Italia, sono felice di poter dire che nonostante la stanchezza è stata una giornata ricca di emozioni.
La sveglia ha suonato alle 04:30 mi sono alzata a fatica, mi sono preparata ed ho raggiunto l’aereoporto di Brindisi per prendere il volo per Milano, salita in aereo sono crollata subito dopo il decollo, il sonno incombeva. Risvegliata poco prima dell’atterraggio, mi sono resa conto che avevo una gran fame… Eh già, non avevo ancora fatto colazione ed il mio stomaco cominciava a farmelo notare, quindi contattato il mio gentile autista Massimo Finiguerra, ci siamo dati appuntamento al bar dell’aereoport, un controllo alla glicemia un bolo di insulina e colazione fatta, ora sono pronta per affrontare la lunga giornata.
A Milano faceva un caldo incredibile, io ero arrivata con cappotto e sciarpa che ho dovuto togliere nel giro di poco, durante il congresso “Diabete: dalla cura al prendersi cura” ho avuto il piacere di incontrare persone che non vedevo da anni, persone conosciute su FB alle quali ho potuto stringere la mano, e persone che non conoscevo affatto ma che ho avuto il piacere di conoscere in questa occasione. Si è ricordato Egidio Archero che ci ha lasciati pochi giorni fa, travolto da un taxi mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, io non lo conoscevo personalmente, ma ho appreso che era un uomo buono e onesto che ha dedicato buona parte della sua vita al volontariato ed alle battaglie per ottenere uno status migliore per noi diabetici. Era diabetico anche lui da ben 50 anni e conosceva bene la problematica, sono certa che da lassù lui guiderà chi prenderà il suo posto nel mondo associazionistico affinchè il suo impegno non sia vanificato. Purtroppo dovendo prendere un aereo ho dovuto lasciare il convegno poco dopo il mio intervento, ma mi è stato riferito che è stato tutto molto interessante, quindi spero di avere un altra occasione dove potrò seguire tutta la sessione dei lavori.
Partita alla volta di Brindisi, avendo un gran sonno ed essendo consapevole del fatto che la giornata non era terminata li, ho deciso di bere un drink energizzante nella speranza che mi tenesse un pò sveglia, anche perchè non volevo rischiare di addormentarmi durante le premiazioni F.I.N. 🙂
Arrivata a Brindisi, c’erano i miei genitori ad attendermi, sono salita in macchina e papà si è diretto a Bari 100 km da aggiungere a tutti quelli che ha fatto durante il tour con il camper. Menomale che ci sono sempre mamma e papà a darmi una mano, c’è poco da dire sui genitori si può fare sempre affidamento.
Arrivati a Bari e raggiunto il Nicolaus Hotel sede del Gran Galà, essendo in notevole ritardo sono scesa frettolosamente dalla macchina mentre mio padre parcheggiava e mi sono diretta immediatamente presso la sala in cui si stava svolgendo l’evento, quando sono entrata ho notato che la sala era gremita di gente, sinceramente non ho avuto il tempo di mettere a fuoco i visi per capire se c’era qualcuno che conoscevo, perchè sono stata subito chiamata per ritirare la targa. Me l’ha consegnata il presidente della mia società sportiva Gigi Mileti, prendere quella targa speciale mi ha emozionata perchè per la prima volta in tutti questi anni la federazione di cui faccio parte ha deciso di premiare il mio impegno, fin’ora non lo aveva mai fatto, in quel momento il sonno e la stanchezza sono come spariti. Dopo aver detto ai presenti cos’è per me il nuoto e l’importanza che ha, mi sono allontanata dalla sala premiazioni per raggiungere di nuovo i miei genitori che mi avrebbero portata finalmente a casa. Dopo 15 minuti di viaggio mi sono accasciata sul sedile retrostante della macchina di papà, dove mi sono addormentata pensando che ero tanto stanca ma felice!