Alcune immagini della giornata
La presenza di Monica Priore come madrina dell’evento ha aggiunto un tocco speciale alla
sfida non competitiva.
Monica ha nuotato con straordinaria determinazione attraverso lo Stretto di Messina,
stabilendo un nuovo record personale, senza tralasciare la solidarietà che l’ha vista ferma
per diversi minuti poco dopo la partenza nel tentativo di tranquillizzare e incitare una
nuotatrice che si era lasciata sopraffare dalle emozioni del momento.
Partendo dalla Spiaggia di Torre Faro, Priore ha completato i 3,5 chilometri in 1 ora e 2
minuti, dimostrando ancora una volta la sua forza e il suo spirito indomito.
La traversata fra Scilla e Cariddi, leggendarie figure mitologiche associate allo Stretto di
Messina, ha reso l’impresa di Monica e di tutti i partecipanti ancora più epica e simbolica.
Come Colapesce, l’eroe leggendario che affrontò le stesse acque, Monica con gli altri
ragazzi con diabete ed i medici diabetologi, hanno nuotato attraverso questi mari,
dimostrando che anche con il diabete si possono raggiungere risultati straordinari.
“Per me è stato emozionante tornare a nuotare in queste acque a 17 anni di distanza dalla
prima traversata che ha segnato la mia storia personale, questa volta ero lì con uno spirito
ed una maturità diversi” – ha dichiarato Priore.
“Avrei dovuto fare solo la partenza a causa di un infortunio che mi ha tenuta fuori dall’acqua
per oltre 2 mesi, ma non sono riuscita a resistere nel percorrere tutto lo Stretto. Nel 2007 ero
da sola in quelle acque, con delle condizioni meteo marine avverse, erano gli anni in cui si
pensava che una persona con diabete T1 non avrebbe mai potuto compiere un‘impresa del
genere. Ieri ero circondata da 11 ragazzi con diabete tipo 1 e medici diabetologi che hanno
voluto dimostrare quanto la determinazione e la corretta gestione della patologia possa fare la differenza, il loro entusiasmo, nonostante le ovvie preoccupazioni di attraversare quel tratto di mare, mi rende orgogliosa di loro. In loro ho rivisto la me stessa di molti anni fa.
Ringrazio l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) per avermi voluta lì, è stato un onorepoter accompagnare medici e pazienti in questa avventura.” – conclude Priore.