Ed anche la tappa marchigiana è fatta, anche qui ho trovato delle gran brave persone, dai gestori del Camping Marinella che hanno sponsorizzato l’iniziativa Pesarese ospitandomi nel loro campeggio, a Claudio Molaioni medico affetto da diabete mellito di tipo I che mi ha creato i contatti sul posto per poter realizzare qui questa tappa, a Paolo Muratori presidente della FAND di Pesaro che ha intrattenuto i rapporti con le istituzioni Comune di Pesaro e Capitaneria di Porto, Maurizio Tonelli presidente della Sub Tridente che si è reso disponibile per filmare e fotografare la mia traversata, un team di gente che ha creduto nella mia mission e che si è adoperata affinchè il mio delfino potesse prendere il volo anche qui.
La cittadina di Pesaro ha due zone che la caratterizzano e la contraddistinguono dalle altre, la palla dell’artista pesarese Pomodoro che è divenuta l’emblema di questa città ed il Moletto punto dal quale partirà la mia traversata. Mi viene presentato il Comandante della Capitaneria di Porto che mi accoglie con grande entusiasmo, dimostrandomi la stima e la gratitudine per quello che sto facendo, parlo poi con il vice Comandante che mi spiega che ha tracciato lui il percorso facendo sistemare in mare due grosse boe, le tipiche boe utilizzate nelle gare, mi spiega che la distanza fra una boa e l’altra è di un km quindi dovendo andare e tornare nello stesso punto il tragitto è in totale di 2 km. Mi spiegano che hanno scelto quel percorso perchè essendo sotto costa era visibile da tutta la gente che era nei lidi, anzi qui li chiamano bagni.
Prima della partenza arrivano due volontari della Croce Rossa di Pesaro e con mia grande gioia, il mio ex allenatore Davide Perez che vive ad Urbania, è venuto li per assistere alla traversata. Nonostante Davide non mi abbia seguita durante gli allenamenti quest’anno, la sua presenza mi da un senso di serenità.
Sono le 09:00 ed avviso la Capitaneria che sto per entrare in mare per dare inizio alla traversata, ci sono 2 gommoni che mi scorteranno uno della capitaneria di porto sul quale c’è il Dott. Claudio Molaioni e l’altro della Sub Tridente sul quale chiedo di far salire anche Davide.
Posizionandomi vicino la boa di partenza mi rendo conto di avere un leggero vento in faccia, questo vuol dire che all’andata avrò la corrente marina contro, però il rovescio della medaglia è che al ritorno sarà a mio favore. Mentre i due gommoni decidono fra di loro chi deve starmi più vicino, io decido di partire. Mi sento bene quindi certo di mantenere un passo sostenuto, ogni tanto alzo la testa per cercare di vedere la boa rossa intorno alla quale dovrò girare per tornare in dietro, a 400 mt dalla boa comincio a sentire un pò la fatica, forse son partita troppo forte o forse si sta alzando il vento quindi la corrente contraria mi frena un pò. Continuo a nuotare, raggiungo la boa gli giro intorno e penso “dai Monica, manca solo un altro km”, ogni tanto sento la voce di Davide che mi dice di nuotare più verso l’esterno, avendo il sole di fronte io non riesco a vedere la boa,quindi cerco di seguire le sue indicazioni, bracciata dopo bracciata riesco a scorgere la sagoma della boa. Aumento quindi la velocità perchè oramai è fatta, 2 km in 39 min, non male direi, ricevo gli applausi dei presenti sui due gommoni e le urla dalla gente che era sul Moletto e che aveva seguito la traversata dall’alto, fra le voci scorgo quella di mia madre che urla “Brava Monica!”, anche Pesaro è fatta.
Dopo essermi rinfrescata e vestita, salgo sul molo dove un pò di gente mi stringe la mano, fra cui il Comandante della Capitaneria che mi fa i complimenti per la velocità con cui ho affrontato il tragitto, arriva anche l’assessore allo sport di Pesaro una giovane donna, che raggiunge il molo in bicicletta, ci rechiamo nel ristorante presente sul posto dove si svolgerà la conferenza stampa, ci sono diversi giornalisti, fra cui anche la RAI Regionale.
Si parla di diabete e dell’importanza dello sport, a conclusione della conferenza il presidente della FAND mi dona una pergamena con un mazzo di fiori per ringraziarmi di quello che sto facendo, mentre l’assessore mi omaggia di un telo mare con su scritto Pesaro Sport e Salute e di una ceramica realizzata da un famoso artista locale che raffigura Rossini, personaggio simbolico di Pesaro. Mi viene comunicato dopo che quella ceramica il Comune la dona esclusivamente a grandi personaggi che per un motivo o per un altro si fermano a Pesaro, la cosa mi ha lusingato molto ed è anche per questo che sono grata a questa Città, perchè ha capito l’importanza della promozione di un corretto stile di vita.
Dopo la conferenza ho potuto beneficiare di un massaggio defaticante fattomi da Pietro De Paola che ringrazio di cuore.
Mentre si parlava con i presenti ho ricevuto un invito a pranzo un pò particolare, ho conosciuto Antonio che aveva seguito la traversata e la conferenza stampa che mi ha chiesto se mi andava di assaggiare la cucina macrobiotica MA-PI, mi ha spiegato che trattasi di una dieta basata su alimenti sani di origine controllata di cui loro conoscono tutta la filiera. Mi son detta “perchè no”, vediamo di cosa si tratta, abbiamo raggiunto quindi un hotel sulla costa Pesarese dove gli appassionati di questo tipo di alimentazione si riuniscono da diversi punti d’italia e seguono seminari sull’argomento, corsi di cucina macrobiotica ed ovviamente possono deliziarsi con questo tipo di cucina. Devo dire che era una cucina particolare ma molto buona e detto da me che sono molto schizzinosa sull’alimentazione è una garanzia.
Oggi ho un giorno di riposo e domani si parte per Bologna dove l’AGD del posto ha organizzato la presentazione del mio libro “Il mio mare ha l’acqua dolce”, partirò da Bologna il 10 mattina per raggiungere Marina di Ravenna dove effettuerò la tappa Emiliana.
Un abbraccio a tutti, alla prossima.