Monica Priore

Toscolano – Maderno 22 Luglio 2015

Ed anche l’avventura di Toscolano Maderno è terminata, qui avevo molti timori non avendo mai nuotato in un lago e non avendone mai sentito parlare bene, qualche paura c’era, ho sempre sentito parlare di acqua melmosa, di correnti acquatiche pericolose ed in più l’unica cosa che sapevo per certo è che l’acqua del lago è più pesante rispetto all’acqua marina per la mancanza del sale, quindi ci sarebbe voluto un maggiore dispendio energetico. Arrivata a Toscolano l’assessore Alessandro Comincioli, persona gentilissima e disponibilissima, mi ha accompagnata nel luogo dove si sarebbe tenuta la conferenza stampa, li ho potuto osservare la maestosità del Lago di Garda che assomiglia realmente al mare, ecco perchè lo definiscono il mare dei milanesi, ho osservato dei bambini che si tuffavano in acqua, che si divertivano, quindi mi son detta “se lo fanno loro perchè devo averne paura io?”. Ho conosciuto alcune persone che il giorno dopo avrebbero nuotato accanto a me, mi hanno comunicato che ci sarebbero stati anche dei triatleti fra cui la campionessa italiana Sara Tavecchio e poi ci sarebbe stata la presenza delle canoe dell’associazione sportiva La Remiera di Toscolano Maderno, la cosa mi ha tranquillizzata anche qui non sarei stata lasciata da sola, ho osservato nuovamente il lago che era completamente piatto, quindi sono andata a dormire serena. L’indomani preparato lo zaino, mi sono recata al punto di partenza Riva Grande, quando sono arrivata li mi ha sorpreso vedere il lago agitato, c’era un forte vento e mi son detta “anche qui no!”, mi è sorto il dubbio che la traversata non si potesse fare. Parlando con i ragazzi che avrebbero nuotato con me, mi hanno tranquillizzata dicendomi che il lago era agitato solo in quel punto e che le onde sarebbero andate scemando lungo il percorso, le canoe ci avrebbero raggiunti a metà percorso perchè avevano difficoltà ad arrivare li. Controllo la glicemia 130, un valore troppo buono per affrontare l’impresa, integro con il pre gara della Ethicsport e con una bustina di Multishot, tutti integratori a base di zuccheri a lento rilascio (maltodesrine) o a rilascio immediato nel caso del Multishot, mi armo di cuffia ed occhiali pensando che più che in un delfino in questo caso dovrò trasformarmi in una carpa. Spiego ai ragazzi che io nuoterò in maniera costante ad un andatura lenta per lo meno fin quando non mi fossi ambientata nel lago, quindi gli consiglio di nuotare avanti a me che io li avrei seguiti. In realtà Sara Tavecchio e Luca Lazzaroni si posizionano uno alla mia destra e l’altra alla mia sinistra non lasciandomi sola un  momento, mentre nuoto penso che non è poi così drammatico nuotare nel lago, certo non è il mio mare, ma comunque si può fare, ad un certo punto scorgo le canoe siamo già a metà percorso. Continuiamo a nuotare, poi mi accorgo che son tutti fermi in acqua quindi tiro su la testa anch’io, siamo arrivati al punto dove due ragazzi uno con sindrome di down e l’altro con altra forma di disabilità si uniscono al gruppo, è questo lascia trapelare uno dei significati più importanti dello sport “l’INTEGRAZIONE”. Proseguiamo la nuotata e siamo all’arrivo zona ex Campo Ippico, 2,4 km in 45 min, ad attenderci ci sono alcuni rappresentanti del CLAD ovvero il raggruppamento di associazioni diabetologiche lombarde. Dopo aver ringraziato il comune di Toscolano per avermi consentito di far volare il mio delfino anche in Lombardia, i ragazzi che hanno nuotato con me e Sara Tavecchio che ha dimostrato con la sua presenza  una grande sensibilità, mi abbandono ai trattamenti osteopatici effettuati da Chiara Arienti e Valentina Carlile. Grazie agli sponsor Laika Caravan, CEA Construction, Lilly, Celadrin, Tirrenia, Aquarius e a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Alla prossima!

Articoli correlati

Contattami

Vuoi avere informazioni sul libro? Vuoi coinvolgere Monica in un’iniziativa? Scrivimi e ti risponderò entro 48 ore!