Oggi siamo in compagnia di Monica e del suo libro straOrdinario “Il mio mare ha l’acqua dolce”, un libro profondo che riassume le vicende di una vita non sempre facile. Quando si scopre di essere affetti da una malattia, come il diabete melato tipo I, che ti accompagnerà per tutta la vita, molte sono le emozioni e i sentimenti in ballo dal panico alla paura fino addirittura rabbia. La vera forza di Monica é stata reagire, gestendo questo grande ostacolo e dimostrando come sia possibile avere una vita normale anzi con molte soddisfazioni e traguardi importanti.
Cosa ti ha spinto a scrivere il libro?
Il desiderio di aiutare chi come me è affetto dal diabete mellito tipo I, di dare un conforto ai genitori dei ragazzi diabetici e far conoscere la nostra condizione a chi la ignora.
Perché hai scelto il titolo “Il mio mare ha l’acqua dolce”? Ci puoi parlare del profondo legame con il mare?
Il mare per me rappresenta il mio riscatto, ho utilizzato il mare per gridare al mondo intero “sono diabetica ma ci provo!” effettuando le mie traversate, è la forza del mare che mi trasmette energia nei momenti di difficoltà, però non bisogna mai scordare che Il mio mare ha l’acqua dolce perché è strettamente collegato alla mia patologia.
Nel primo capitolo parli del momento in cui hai realizzato di avere il diabete; come é cambiata la tua vita e quella di chi ti sta accanto? Quali sono state le emozioni e i sentimenti in merito alla turbolenta notizia?
E’ stato come ricevere un mattone sulla testa, la diagnosi è sempre devastante perché non viene detto “abbiamo riscontrato questo problema di salute ma con queste cure la situazione tornerà alla normalità”, all’atto della diagnosi di diabete si dice che è una malattia immunosoppressiva che non ha una cura definitiva pertanto accompagnerà a vita il bambino. Credo che siano le parole “ a vita” quelle che devastano la mente, nel tentativo di capire il perché, ma a questa domanda io non sono ancora riuscita a dare una risposta valida. La mia vita è cambiata perché io dovevo fare cose che gli altri bambini non facevano, mi sentivo diversa dai miei coetanei, spesso avevo dei malesseri causati da cali di zuccheri (ipoglicemie). Tutto l’equilibrio familiare viene cambiato, cambiano le priorità della famiglia, crescono le preoccupazioni dei genitori; questo é quello che é accaduto alla mia famiglia, io ero troppo piccola per capire esattamente cosa stesse accadendo, sapevo solo che dovevo fare tante iniezioni e tanti buchi sulle dita (controlli glicemici) speravo si trattasse di un brutto sogno dal quale mi sarei presto risvegliata, ma così non è stato. A mia memoria non ricordo che i miei genitori mi dissero chissà cosa per spiegarmi la situazione, anche perché non fu spiegato molto neanche a loro, furono i medici e gli infermieri a dirmi che per stare bene io dovevo fare tutti i giorni l’insulina e i controlli glicemici.
Forza d’animo e volontà sono gli elementi chiave che hanno spinto Monica a scrivere il suo libro, gli stessi sentimenti che l’accompagnano nella sua impresa straOrdinaria: il Tour “Volando sulle Onde della Vita”. Un’impresa che a breve toccherà tutta Italia: 20 regioni, 20 tappe, 20 traversate per comunicare che una vita straOrdinariamente normale si può!