Ciao ragazzi, siamo giunti oramai ad Aprile e non mi sembra vero, mancano solo poco più di 2 mesi all’inizio del mio tour Volando sulle Onde della Vita.
In questi giorni riflettevo sul mio progetto, questo tour in tutta Italia per attraversare a nuoto fisicamente mari, laghi e fiumi, ma con lo scopo reale di attraversare e raggiungere i cuori della gente.
Il progetto è nato da un sogno, volevo dare ancora un piccolo contributo al mondo diabetologico, sognavo di poter aiutare ancora tante persone affette dal diabete mellito di tipo I e le loro famiglie ed allo stesso tempo mi piaceva l’idea di far conoscere questo problema anche a chi non lo ha, per far si che le forme di ignoranza dalle quali a volte scaturiscono forme di discriminazione, cominicino ad affievolirsi lasciando spazio ad un mondo di speranza, solidarietà e unione. Ad un certo punto mi si è accesa una lampadina, proprio come quelle che si vedono nei fumetti, e mi son detta: “Monica e se trovassi il modo di attraversare l’Italia? Se portassi tu il tuo messaggio ovunque? Se permettessi a quante più persone possibili di seguirti?”
Ed eccomi qua, con il progetto Volando sulle Onde della Vita, un sogno che sta divenendo realtà, ci sto lavorando su da un anno mezzo, ho avuto molti momenti di sconforto, la paura di non farcela perchè forse questa volta l’ho pensata troppo in grande, eppure in nessuno dei momenti bui ho pensato “ma chi me l’ha fatta fare?”, perchè so che tutti i sacrifici fatti e che farò verranno ricompensati, magari con il sorriso di un bambino diabetico, o con la luce della speranza che si accende negli occhi di un genitore, o con una persona che tornerà a casa dicendo ora so che esiste il diabete mellito di tipo I e non va temuto, sono tante piccole cose che mi ripagano della sofferenza, della fatica e dello sconforto affrontati fino ad ora e che ancora dovrò affrontare.
Quello che mi riempie il cuore di gioia è che, non potendo mettere su un iniziativa del genere completamente da sola, ho sempre creduto nel buon cuore della gente e credo che in tutti questi mesi ho avuto la dimostrazione che non mi sbagliavo, intorno a me si è creata una rete di solidarietà, solidarietà data per lo più da persone che con il diabete non hanno nulla a che fare, tipo l’Assonautica Italiana che mi supporta in alcune tappe, la Federfick, la Federafting, l’Asd Kepha, Mentarossa, che mi supportano in altre tappe. Tutta gente che ha creduto in me e nella bontà del mio progetto mettendosi a disposizione con grande passione.
Credo di aver incontrato molti angeli, che mi guideranno in questa mia avventura e credo che molti altri ne incontrerò in questo lungo viaggio che mi attende.
Continuerò a sognare e a credere nella bontà dell’essere umano.