Monica Priore

Termoli 01 Luglio 2015

Salve ragazzi, finalmente ho trovato un punto di connessione internet per potervi raccontare quello che è accaduto ieri a Termoli. L’accoglienza è stata fantastica, il presidente dell’Assonautica Molise, Giuseppe Montesanto con la sua famiglia sono stati molto ospitali e gentili, il 30 Luglio giorno del mio arrivo a Termoli, ho potuto visitare la cittadina, veramente molto carina, mi ha affascinato il castello che si affaccia sul mare e la presenza dei trabocchi, di cui non conoscevo l’esistenza, sono delle palafitte che ho scoperto essere un’antica macchina da pesca tipica delle coste garganiche, molisane e abbruzzesi. Al mio arrivo a Termoli con mia grande gioia c’era anche Matteo Dusconi segretario generale dell’Assonautica Italiana, che era venuto li appositamente per me, per poter assistere alla mia traversata. Nel pomeriggio del 30 Luglio sono stata accompagnata a conoscere il Comandante della Capitaneria di Porto di Termoli, che mi ha assicurato la presenza di una loro imbarcazione il giorno successivo, gli ho chiesto indicazioni meteo per capire se avrei trovato lo stesso vento  che c’era quel giorno, mi ha risposto dicendomi che Termoli è sempre ventosa, ma che avrei trovato una bella giornata con un vento inferiore, proprio quello che volevo sentirmi dire. Dopo cena sono subito andata a letto in attesa del grande giorno. La sveglia suona alle 07:00, ma io ero già in piedi, l’agitazione mi fa sempre questi scherzi, apro la finestra della mia stanza dalla quale riesco a scorgere un pò il mare e sembra completamente piatto, non c’è molto vento, quindi commetto  l’errore di pensare che è tutto a posto e posso star tranquilla. Faccio colazione, ed alle 08:30 sono in camper per mettermi il mio costume da gara, ricevo una gran bella sorpresa, mio fratello Enzo è riuscito ad ottenere un permesso speciale dal suo comandante per raggiungermi, lui è un capitano dell’esercito e lavora a Foggia. Avendo saputo che Foggia -Termoli son solo 100 km ha deciso di raggiungerci ed io ne sono stata particolarmente felice. Entrando nel lido Cala dei Longobardi dove ci sono già, il presidente Giuseppe Montesanto e Matteo Dusconi, comincio a fare un pò di riscaldamento a secco con gli elastici, nel frattempo arrivano le TV e rilascio qualche intervista, proprio mentre sto dialogando con i giornalisti mi sembra di notare che il vento si stia rinforzando, ma mi dico “no Monica, è solo una tua impressione”, mi spiegano che io devo entrare in acqua dalla spiaggia e che le barche d’appoggio mi aspettano al largo, su una di queste c’è anche Enzo, mi armo di cuffia ed occhialini e mi addentro in mare puntando verso il molo di Termoli. Arrivata al molo cerco di capire quali siano le barche che devono seguirmi, cerco di scorgere mio fratello, ma non lo vedo, metto la testa sotto e continuo a nuotare, supero il molo che trovo sulla mia sinistra, girandoci intorno. Il vento si sta rafforzando e le onde crescono, io sono controcorrente, domare le onde non è semplice, continuo a nuotare ma ho la sensazione di non riuscire ad andare avanti, per vedere in che direzione andare devo nuotare un pò a rana, per poter stare con la testa alta, perchè le onde mi tolgono la visuale. Continuo a nuotare ma ogni bracciata mi costa più fatica, sono stanca, per un momento mi sfiora il pensiero che forse è il caso di mollare, che forse sia il caso di chiamare una delle barche che mi seguivano e che erano a debita distanza da me, per salirci a bordo e farmi portare a riva. Mentre continuavo a nuotare pensando a queste cose, sento una voce, era mio fratello che mi chiedeva se stessi bene, dopo averlo rassicurato sulle mie condizioni di salute, mi ha urlato di proseguire prendendo come riferimento un trabocco che era vicino a me, gli ho detto “Ma quanto manca? Non riesco a capire dove mi trovo” lui mi ha rassicurata dicendomi che mancava poco. Sapere che Enzo era li, mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo, ho rimesso la testa sotto ed ho continuato a nuotare, sentivo la stanchezza e la fatica, per recuperare un attimo ho provato a fare un pò di dorso, la scelta più sbagliata, a causa delle correnti stavo girando su me stessa, quindi ho ripreso a nuotare a stile libero. Ogni bracciata si faceva più pesante, non riuscivo a tenere la rotta, quindi ho deciso di raggiungere la barca dove c’era Enzo per un controllo glicemico, fare il controllo con il mare in quelle condizioni non è stato semplice, il risultato è stato 100 una glicemia perfetta in situazioni normali, ma io avevo ancora un pò di strada da fare ed avevo bisogno di un integrazione di zuccheri, ho quindi preso una fiala di Glucosprint per stare tranquilla. Dopo il pit-stop sono ripartita, con gran fatica ho affrontato le onde che non mi davano tregua, in dirittura di arrivo Enzo si è buttato dalla barca e mi ha raggiunta, insieme abbiamo attraversato l’accesso fra  i frangiflutti che portava alla spiaggia. Sono arrivata in spiaggia barcollando ero distrutta, emozionata e felice, c’è stata una grande accoglienza, anche la tappa di Termoli è andata, il mare questa mattina al mio risveglio era calmo, ed ho pensato che forse ieri voleva ricordarmi che nella vita bisogna stringere i denti, sacrificandosi per superare le difficoltà. Un grazie di cuore all’Assonautica Molise ed in particolar modo al presidente Giuseppe Montesanto.  

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