Monica Priore

Ortona 04 Luglio 2015

Anche Ortona è andata, lascio questa località con un po’ di tristezza, per i nuovi amici incontrati Francesco e Nicla Altomare ed i loro figli Mara, Alessio e Giorgia,  persone con un grande cuore senza le quali la tappa Abruzzese molto probabilmente non ci sarebbe stata. La traversata rispetto a quella di Termoli è stata, per me, una passeggiata di salute, c’era vento di maestrale con un leggero moto ondoso al ritorno, ma niente di ingestibile, ero circondata dai kayak, dai gommoni della Lega Navale di Ortona, dal gommone della Croce Rossa, dalla motovedetta della Capitaneria di Porto, mi sentivo protetta ed accudita ed anche un po’ coccolata se devo essere sincera. A fine traversata arrivata sulla spiaggia dei Saraceni, dove i bambini presenti in spiaggia avevano il mio palloncino bianco con il delfino con le li di farfalla, mi è venuta incontro una signora che mi ha stretto la mano facendomi i complimenti per quello che faccio, mi ha poi detto essere una diabetologa dell’ospedale di Lanciano che avendo letto su “Il Centro” quotidiano Abruzzese del mio arrivo, desiderava conoscermi. Queste piccole cose mi fanno pensare che forse, quel che faccio ha realmente un senso e non è un utopia. Dopo la traversata ci siamo spostati nella sede della Lega Navale dove da li a poco ci sarebbe stata la conferenza stampa. Ho quindi utilizzato il tempo a mia disposizione per far visitare il camper che la Laika ha messo a disposizione per questo tour e per il mio trattamento osteopatico, per il quale devo ringraziare il ROI ed in particolare modo il Dott. Francesco Cerritelli. La conferenza stampa avvenuta con la presenza del presidente della Lega Navale, del sindaco di Ortona, dell’assessore allo sport, del vice comandante della Capitaneria di Porto è stata molto piacevole in particolare modo per le testimonianze portate da alcuni ragazzi diabetici che erano presenti. Perché noi diabetici siamo tanti e siamo sparsi un po’ ovunque, sono felice di aver potuto spiegare agli intervenuti la differenza fra diabete mellito di tipo I e tipo 2, a fine conferenza più di qualcuno si è avvicinato per dirmi che aveva imparato cose che non conosceva. Un piccolo seme è stato piantato anche in Abruzzo ora speriamo che venga annaffiato e che cresca rigoglioso. Ora vorrei parlarvi delle cose viste ad Ortona, paesino piccolo vicino al mare ed alla montagna, ho potuto visitare il suo centro storico ed il suo castello molto belli, poi ho avuto la possibilità grazie a Francesco Altomare, di visitare il suo peschereccio di nome Nicla (il nome della moglie) era la prima volta che ne vedevo uno da vicino, ed era la prima volta che potevo salirci su, ho imparato molte cose che prima ignoravo in merito alla pesca, vita dura quella dei pescatori che amano immensamente il mare nonostante i sacrifici che devono affrontare. Ovviamente in questi giorni la famiglia Altomare mi ha fatto mangiare del pesce freschissimo, pur non essendo una patita di pesce devo dire che era molto ma molto buono, non sono poi mancati gli arrosticini, gli spaghetti alla chitarra e le nevole piatti tipici Abruzzesi. Arrivederci Ortona, mi riprometto che tornerò!    

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