Oggi apriamo la rubrica #storiedidiabete. A tutti coloro che si sono fatti un selfie straOrdinario con il libro di Monica “Il mio mare ha l’acqua dolce“, abbiamo chiesto di raccontare la propria storia.
Federico é stato il primo a condividere la sua storia rispondendo al nostro appello.
Hai già letto il libro? In cosa ti è stato più utile?
Sì l’ho letto. Mi ha aiutato a condividere le stesse sensazioni, paure e emozioni di Monica, visto che anch’io ho avuto l’esordio all’età di 2 anni e mezzo. Leggendo il libro ho detto a mia madre: “E’ proprio vero, la domanda che tutte le persone con il diabete si fanno è: PERCHE’ PROPRIO A ME?”
Cosa pensi del progetto Volando sulle Onde della Vita? Pensi di partecipare a qualche tappa?
Penso che sia un’ottima idea e credo che sia il modo migliore per dire che la forza per superare gli ostacoli e i problemi la dobbiamo trovare prima di tutto dentro di noi. Non credo di riuscire a partecipare, anche se mi piacerebbe molto.
Qual é il motivo che ti ha spinto ad avvicinarti/seguire Monica?
Sapere, attraverso il suo libro come lei ha affrontato il diabete, con tutte le sue problematiche, cosa ha provato lei nel crescere con questo problema, e capire se i suoi problemi potevano essere uguali ai miei.
Qual è la tua #storiadidiabete? Puoi raccontaci la tua esperienza o quella della persona diabetica che ti sta vicina?
Ho scoperto (o meglio i miei genitori) di avere il diabete all’età di trenta mesi. Era il giorno di ferragosto del 2006, avevo tolto da 2 mesi il pannolino, quando mia madre, allarmata da una mia sete eccessiva e un continuo stimolo a far pipì da qualche settimana, ha cercato su Google queste due parole “BEVE MOLTO”…. e ha trovato su un forum di un sito di pediatria un legame tra questi sintomi e il diabete. Il giorno dopo subito mi hanno fatto le analisi delle urine e, a fronte di un elevato livello di zucchero, mi hanno subito portato in ospedale. Dopo due ore il verdetto: DIABETE DI TIPO 1!!!!
Come lo gestisci e come ci convivi giornalmente?
Il diabete mi ha fatto crescere velocemente. Ho imparato ad ‘ascoltare’ il mio corpo per prevenire le ipo e le iper, ma non sempre ci riesco. Ho imparato a farmi da solo la “zanzarina” (il controllo e l’insulina). Non sempre le cose vanno bene, anzi spesso mi arrabbio e mi demoralizzo perché cerco di impegnarmi, ma “lui” fa come gli pare. Ora ho 11 anni e voglio presto passare al micro, sperando che tutta la gestione migliori e di avere un po’ più di tranquillità.
Pratichi qualche sport? Hai incontrato resistenze nei medici o negli educatori? Come hai risolto?
Pratico il nuoto dal mese dopo l’esordio, quindi ormai da 8 anni. Il centro sportivo dove lo pratico non mi ha mai fatto problemi e la mia istruttrice è molto brava e mi sostiene quando subentra un po’ di debolezza.
Cosa vorresti chiedere a Monica?
Mi piacerebbe incontrarla di persona e chiacchierare con lei di come lo sport l’ha aiutata a crescere e a realizzarsi nonostante questa malattia.
Federico